Daniela Scalla

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Soy mujer y madre, artista, sanadora, escritora, guionista sideral ,pintora de sueños, danzante del tiempo , fotógrafa de los eternos y bruja autodidacta, soy todo y no soy nada, pero sobretodo soy libre, para ser cualquier cosa que necesite ser.

sábado, 5 de junio de 2021

DONNE COME OPERE D'ARTE

 





Ci sono donne che  appasionatamente,  riescono a tirare fuori i propi talenti  portandolo oltre i limiti  di ció che sembrerebbe la norma per un donna, una donna come tante, bellezze libere, che forse semplicemente cantano le inspirazioni dell'anima con una chitarra , sedute nel marcia piede della vita .
Ci sono donne folli… che continuano a dipingere nei muri proibiti  la magia impunemente affascinante, questi muri dei limiti imposti  anche se magari troppi si oppongono. Ci sono donne 
giovani e donne madri che non si arrendono. Ce ne sono anarchiste, gotiche,   rockers,  amanti, sognatrici, artiste, poetesse, donne marine, donne di fuoco, donne di ferro con volontá di roccia, donne che non si lasciano vedere le ovaia da qualunque .
E ci sono anche molte donne artiste che hanno paura perché intorno a loro  rimbomba la censura delle famiglie mal informate, da persone che dovuto all'ignoranza criticano gli artisti in generale, ma soprattutto quelle che nascono femmine. Dove ti giri ci sono limiti che bloccano quasi ogni prova ad essere piú cretive che schiave degli stessi mestieri di sempre, di sempre per le donne! 
 Ed io ho vissuto in corpo e carne propia la proibizione assurda di poter entrare in un liceo artistico ; i miei avevano paura di perdermi fra gli muri di quelle scuole secondo loro fatti di droghe ed alcohol . E poi c'erano parenti che sbucavono dietro ogni angolo, guardandomi convinti, di che putroppo ero diventata pazza . Mi hanno segnalato con il dito di mille e passa giudizi, me lo hanno ficcato nel  terzo occhio cercando di chiuderlo perché poteva essere pericoloso...secondo loro!  Mi hanno persino minacciata con segarmi le gambe sustituendo la bicicletta con la sedia a rottele, per evitare che arrivassi troppo lontano. Hanno cercato di umiliarmi e devo dire, anche se sembra una follia che tuttoggi ancora ci provano. Perché ci sono persone che ancora considerano che l'arte  non puó essere un lavoro, ci sono preti , servi dello stato e schiavi dell'oblio ,  che giudicano come dei  boia moralisti, rimbambiti  fra fascisti ed apostolici.
 Ho visto amiche vicine, che hanno paura di non riuscire a vivere dell'arte, della pittura, della musica, della poesía, del teatro, della letteratura, eccetera eccetera, e putroppo eccetera. Non riescono a vivere dell' arte  soprattutto se sono madri, specialmente se sono sole. E sono amiche che  non suonano un paio di note musicali, dipingono tre puffi o scrivono cosuccie, sono donne che piú che palle hanno cervelli che fumano , che hanno anime piú profonde di un abisso marino .. Ho visto donne genio correre disperate da una parte all'altra con le valigie, la spesa, i figli in braccio, piene di sogni e idee troppo grandi da prender in braccio anche queste, e spesso queste  vedono come scivolano via piú di un'opportunitá, perché semplicemente non ce la facevano piú dalla stanchezza ad acchiappare quel treno che solo chi cammina leggero riesce facilmente a prendere al volo. Sono scippate dal tempo  che occupano come polipi da sedici braccia, donne , incaricandosi di tutto. Questa immagine che hai visto fino adesso, la vedo molto di piú nel sud del mondo, dove tutto cammina a testa in giú.
E non é giusto incaricarsi di tutto e di piú! É ora che alziamo piú la voce, ma non per gridare a nessuno, ma si per farci rispettare nel nostro diritto di essere appoggiate  ed avere fiducia in che lo meritiamo.

Donne amiche mie, non dubitate a buttare  alla spazzatura le paure, ed appoggiarsi le une alle altre per cosí spiccare il volo insieme.

La donna, adesso piú che mai puó continuare a camminare con  forza  per avere una mano dai loro uomini, guarire ai loro compagni attraverso l'arte stessa e dalla saggezza che nasce da essa , per far si che i maschi divengano piú sensibili  e ci appoggino  nel nostro camminare, divenendo padri bravi, e saggi compagni.  Tutte possono e devono oggi stesso, unirsi ma non per  pettegolezzi sbrananti del tempo o per lamentarsi degl'altri lasciando allo scoperto l'assenza di saggeza, bensí  per creare, armate dalla espada dell' amore e dallo scudo dell'umore, drogate solo dall'allegría di vivere, di condividere e di fare del  bene agl'altri.
Se una donna si afferra ancora alla rabbia derivata dalle propie frustrazioni,  o alla condanna di ció che il resto in teoría fa male, ella cosí si incatena alla sofferenza che la donna si trascina dietro giá da alcune generazioni. Questo puó dargli una sensazione di appartenenza e solidarità verso altre donne, ma putroppo questo non fa altro che alimentare un inutile ego di gruppo che deve essere assolutamente superato per dar via alla propia rivoluzione interiore permettendo l'accesso alla propia vera essenza e fonte del potere creativo. Se le donne si dissociano dagl'uomini, alimentano un senso assurdo di separazione, e per ció di rafforzamento dell'ego malsano che alla fine é sempre segno di insicurezza.  

Nel mio caso, ho trovato il modo di guarire questo attraverso l'arte e la medicina che giace in questa. Sono riuscita a tirare fuori il dolore, la frustrazione, il grido soffocato, a guarire molte ferite con la danza della vita che ho lasciato si manifestasse in diverse forme come la tempesta del mosh pitt,   o le sutillezze dei  passi al suono dei ritmi andini.  Ho deciso di giocara senza freni a creare arte in qualsiasi modo , lasciando dietro le telenovele che crea la testa, ho creato il piú che ho potuto e continuo mentre lotto con le scuse, e le pigrizie, l'ho fatto come una donna che crea mentre vive e come madre di due figli, un eccelso principe ed un dolce tigrotto ingegnioso.  Ho riposato metidando in silenzio ed oscuritá di lune rosse . Ho cantato in un gruppo di metallo estremo fino ai sette messi di gravidanza, ho pedalato con la pancia di nove lune, ho gridato sola ma anche accompagnata, ho sbagliato, mi hanno rubato tutti i 12 quadri che avevo dipinto durante un anno,  ho partorito,  ho perso poesíe , ho perso le migliori fotogafie  e sono persino morta e risuscitata, e di nuovo sono sopravvissuta. Sono riuscita a campare contro tempeste e crudeli maree, ho avuto fiducia quando tutti mi dicevano, "sei pazza, va e meglio schiavizzati in una fabbrica di cose inutili". 
Ho continuato per anni e con pazienza, come una tartaruga lenta ma da passi sicuri anche se a volte ho di nuovo scivolato nel fango dell'ingenuitá; mi sono aggrappata sugli  specchi  come una lumaca, sperando paziente all'agguato come un ragno che tesse sogni, aspettando dietro ogni battito che le oppurtunitá appaiano prima dell'arrivo delle mille morti.
Per nessuno e facile , e quando é troppo facile di solito non si guadagna niente piú che cosé leggere.

Per nessuno é semplice ma le guerrierre sanno che lamentarsi non serve a nulla, perché le sfide sono solo sfide e stanno lì per essere superate. Bisogna mettersi a costruire con passo fermo nel mondo nel quale crediamo. Le donnde sono meravigliose ed uniche, le donne posso riuscire ad ogni cosa.  Non importa se il resto ancora non prende sul serio i nostri talenti tanto quanto quelli degl'uomini, noi ancora potremo ridere e gestare nell'oscuritá creazioni eccelse che lasceranno in cenere qualsiasi rimasuglio di maschilismo, opere partorite da donne Dee  libere e lideresse del  nuovo tempo.

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