Daniela Scalla

Mi foto
Soy mujer y madre, artista, sanadora, escritora, guionista sideral ,pintora de sueños, danzante del tiempo , fotógrafa de los eternos y bruja autodidacta, soy todo y no soy nada, pero sobretodo soy libre, para ser cualquier cosa que necesite ser.

sábado, 5 de junio de 2021

IL FEMMINISMO COME TERMINOLOGIA DI UN IDEALE

 

Nel nostro mondo non possiamo definire nulla come qualcosa di buono o cattivo in termini assoluti. Un coltello affilato pué essere usato per cucinare un pasto squisito od al contrario, puó essere utilizzato per uccidere qualcuno, quindi , é evidente che il problema non sará mai il coltello.
Il  Femminismo, cosí come altre ideologie umane, si puó paragonare ad uno strumento che puó essere usato in modo giusto od al contartio in modo assai sbagliato propio come un coltello. Se questo termine viene usato da una persona incoerente, puó senza dubbio far si che il suo significato in principio ben intenzionato, sia tergiversato , fino a ad arrivare all'estremo opposto, cadendo anch'esso nell'errore del maschilismo e divenendo cosí  violenza pura nei riguardi dell'uomo eterosessuale; caricando con sé pesanti ed esagerati giudizi nei riguardi  del maschio di qualsiasi etá, cadendo persino a negare il diritto di un bambino a manifestare la sua mascolinitá.
Per far si che questo non accada, il termine "femminismo" deve ascendere ad un livello di piena saggezza, nel quale l'amore ed il rispetto verso l'essere umano, che va oltre il genero sessuale, sia ció che prevalga; per poi cosí  innalzarsi verso la guarigione dell'energia femminile nel pianeta in cui viviamo. Dobbiamo parlare di risanamento, e non di crudeltá e castigo. Bisogna impedire che qualsiasi abuso continui, evitando di distruggere la vita di uomo anche se questo ha sbagliato giacché, un atteggiamento di questo tipo non serve a cambiare nessuno, bensi a perpetuare lo sbaglio e annunare la possibilitá di redenzione. Distruggere l'autoestima di un uomo, e negargli ogni possibilitá di essere di nuovo accettato dalla colletività, no serve a riparare una società ferita dal maschilismo, sopprattutto nel caso in cui l'uomo desira cambiare per il meglio, rettificando il propio sbaglio. Se poi questa persona non vuole assolutamente cambiare, allora, si dovrá certamente procedere bloccando la sua azione nefasta nel mondo, peró questo come un metodo di correzione e non di  cieca vendetta. Se ad uno stupratore lo impalano o lo violenta una squadra di calcio senegalese, credo propio que questa persona non migliorer´ain assoluto la sua condione mentale giá rovinata tanto da averlo fatto divenire un aggressivo maschilista, e sicuramente non contribuirá alla pace mondiale.
 Questo fenomeno di femminismo accanito forse non é ancora cosí visibile i Italia, ma in America Latina, luogo dove esiste ancora un grave maschilismo,  invece, ha preso in molti casi, un sopravvento esagerato fino ad arrivare ad essere volgare, offensivo e persino pericoloso.  La manifestazione pacifica per rivendicare i diritti di uguaglianza della donna, é divenuta fra le femministe radicali, in un grido spietato di guerra, che invece di incarnare la dolce saggezza femminile e persuasione intelligente, riflette propio come uno spechio la brutalitá del maschilismo. 
Perdonare all'essere, sia uomo o donna, nonni ed antenati , perdonarli per non aver saputo come guarire antiche ferite presenti nelle radici del genere umano.
Perdonare, e quindi lasciar perdere di giudicare,  dona un enorme liberazione e porta la societá aguarire. In un certo punto ella storia di noi mortali, diede inizio l'abuso di potere, da parte dei piú forti contro i piú deboli, arrivando ad essere l'animata bruta quella che dominava nella maggior dei membri maschili delle specie animali ed umane, ma poi , cosí come Eva diede a mangiare ad a adamo il frutto del saber, cosí la gemialitá superó la forza bruta e quindi da essa addebitiamo l'evoluzione dell'uomo bruto a quello piú sensibile e coscente , che integra sempre di piú questa parte femminile naturalmente dedita alla quiete creativa. D'altra parte, la donna , per una paura ancestrale che arriva anche ad essere quella della morte, ha acettato di vivere generazione dopo generazione sotto il pugno di tale abuso. Per dortuna, ci sono state donne che hanno alzato la voce dicendo: "non ho paura della morte, preferisco la libertá alla morte!"; queste donne son quelle che hanno cambiato la storia! Ma non sono state da sole; vicino il loro passi c'erano anche uomini sensibili, maschi che amavano veramente le propie madri, sorelle, amiche , amanti e mogli. Allora, possiamo dice che il maschilismo é diminuito nel pianeta grazie all'amore, la dedizione ed il coraggio di queste persone di ambedue i sessi ed anche di quelle che portano il terzo sesso poco conosciuto dell'intersessualitá, volgarmente conociuto come ermafroditismo. Queste persona si sono dedicate con  anima e corpo a questi elevati ideali di uguaglianza, facendo da parte i convenzionalismi bigotti ed arretrati, dogmi e stereotipi che dividono e definiscono ai generi con rigidi muri ignari dell'essenza asessuata di ogni anima. 

Adesso, se il movimento femminista fosse formato nella sua totalitá da persone che praticano l'amore, il rispetto e la coerenza fra atti, ideali e parole, questo, non sarebbe criticato come lo é oggi.  Di fatto, molti abbiamo avuto l'occasione di vedere come molte donne, fortemente ferite, escono per strada con un preoccupante odio , specchio delle loro piú o meno grandi sofferenze e frustrazioni, donne possedure da una terribile sete di vendetta a volte spietata, chiedendo ad urla che certi maschi sianno impalati sulla paizza del nuovo femminismo, cecate dall'adrenalina dell'ego della massa femminile e sostenute dalla scusa delllo sfregio vissuto, canalizzano male il propio dolore, generando una guerra che invece di risolvere le cose le peggiora. Quello di certo non é vero femminismo, non só che nome gli si possa dare, ma qualcuno lo chiama chissá in certi casi esagerando, "feminazismo"o femminnismo in estremo radicale, violendo ed assurdo, chiamilo come si chiami di certo non assomiglia al femminismo primordiale che lottava per l'uguaglianza senza defecare nelle piazze e sputare in faccia a qualsiasi uomo anche se colui magari non é neanche mascilista. Queste ferite femminili, non sono state guarite ed il dolore si é trasformanto in veleno che sputa odio ad ogno passo e lí é quando gli uteri cominciano a partorite cancri invece di bimbi ed i corpo si sformano come malsana risposta alla ferita marcia da tempo. 
Cosí la catena non si rompe .Gli esseri umani, siamo tutti come degl'animali feriti , non si puó guarire un lupo ferito a calci, se puoi aiutarlo lo fai con grazia e se non puoi, allora ti allontani  e crei una strategia per chissá domarlo e guarislo. 
Se questo metaforico lupo é troppo ferito, morirá da solo e la sua sofferenza da sola purificará la sua anima. Bisogna capire che un uomo che é cresciuto sotto un tetto senza amore e senza rispetto o chissé vizioato in estremo , cosa che anch'essa é assai dannosa, che é cresciuta chissá in una famiglia  incompleta chissá senza madre o senza padre , crescerá di sicuro con qualche ferita  perché dove manca l'amore, prolifera la paura, il vuoto, il dolore, la copla ed il castigo. Dopo, cuando il bambino diventa uomo, riprodurrá  una familia simile a quella dové  cresciuto, cercherá una donna simile alla madre chissá vittima a castratrice come era la sua,  da un'altra parte ripeterá gli sbagli del padre chissé esprimendo l'amore a colpi come ha visto fare a casa ed ha subito da piccolo, avrá timore di ricevere il tradimebto ricevuto da piccolo, tutto  questo si ripeterá a meno che riesca a prendere vera e profonda coscienza e riesca a rompere lo schema malato e ciclico. 
L'unico modo di guarire a queste anime, non é sivuramente attraverso piú e pií violenza. Qualsiasi sitema che noi faremo uso per frenare alle bestie ferite, dovrá essere pensato per risanare all'essere umano e mai per alimentare ai demoni dell'odio, del castigo e del dolore.  Se poi, succede che ll'uomo  ricade continuamente nel errore dell'abuso di potere, costui sicuramente si troverá in seri problemi e la vita stessa sará quella che portará la gustizia sia attraverso leggi idonee al caso o sia atrverso la stessa legge della vita.  Tutto cade per il propio peso, ed il mondo sempre gira da solo mettendo ogni cosa al suo posto. Mentre noi siamo genti corrette e piene di umiltá, e di gentilezza verso  qualsiasi essere vivo, , saremó giá nella giusta via e il saremmo diretti generatori del cambio.  Per questo ripeto e dico, donna, madre , amica, sorella, no stringere i pugni dietro una corazza maschicida, liberati dalla frusta, perdonano all'umano, libera l'energia contenuta nel ventre, riconnetti la tua connessione con il vuoto privo di aspettative che schiavizzano la mente. Per volare leggere bisogna mollari i giudizi e lasciare scorrere l'acqua del fiume vitale, non in modo banale ma sí privo di rancori e pensieri ritorti. Solo cosí si potrá ricuperare la fiducia nel genero  complementario, ritornando cosí a rivalorarsi come donne libere ma non volgari, cosí libere da non avere piú paura di morire pur di realizzare i propi sogni. Solo cosí si potrá risanare il mascolino della societá e continuare a sostenere la crescita del medicinale polo femminile  sopra questa  madre terra.
Ho fiducia in che un giorno, non sará piú necesarria l'esistenza di terminologie come il femminismo neppure nel suo sigificato piú puro,  e quel giorno sará qundo il maschilismo si sia dissolto nell'oblio.


L'ARTE DELLE OMBRE

                      Certe persone pensano che siccome  mi piacciono le forme raffinate dell'arte scura,  significa che  realizzo magia  nera, vudú sanguinolento o chissá che mi faccio di qualche droga estrema.
Ma coloro che mi conoscono davvero, sanno che non é cosí.
L'arte che secondo l'occhio puó sembrare macabro, 
 presenta le cose tali e come sono, senza truccarle e senza nasconderle.
 Il giullare, si beffa delle nostre pecche in un modo  spietato ma senza dubbio sincero , mettendo allo scoperto quel che non vogliamo vedere ma ché giace nascoto sotto la veste del nostro ego deluso di sé stesso.
Il teatro orroroso, reca la sua presenza sin dai giochi dei ragazzini, o nei castelli del terrore dei parchi giochi o nelle favole delle strghe mangia bambini.
La paura sta nella testa delle persone, é un'illusione che puó dissolversi con la presa di coscenza di ció che é veramente reale, che é l'essre o anima eterna que giace nell'essenza di tutto ció che conosciamo come la nostra realtá. 
  
 L'ombra stá lí come una sfida ad avere il coraggio di baciare la morte in persona.
 Quando si balla con lei, senza sfidarla ma anche senza averne timore ed  accettanto la sua inefabile presenza, uno vivepiú leggero e libero di stare nel presente conscio del fatto che  in qualsiasi momento noi potremmo chissa partire nella barca di Caronte senza ritorno possibile.Le cose che ci intimoriscono del nostro mondo, stanno lí per farci imparare qualcosa, sono solamente un altra manifestazione  dell'infinita creativitá dell'universo. 

Quando uno riconoce il lugibre que si cela nella natura umana,  uno toglie quel potere nefasto che gli dona la mente, le ombre scure servono a definire le forme sotto la luce, quindi nulla. E cosí , in tutto l'universo, non esiste il buono od il cattivo, tutto é relativo secondo come lo vedi.

Al fare questo, accettiamo che tutto ció che é, é  per un motivo. Al ritrovare la bellezza in un teschio, nelle ossa che prima si nascondevano sotto la carne , al trovare il fascino in una pelosa falena nottuuna, la tenerezza in un topo o in un piccolo pipistrello smarrito a primavera. 
La delicatezza della polvere del tempo illusorio, la divinitá del  sangue che scorre dentro e fuori le nostre vee, l'eleganza nelle piume di un corvo, la simpatia nel caminare di un avvoltoio. Con tutto questo diveniamo piú forti  dallo stomaco all'anima. Ci liberiamo dei giudizi che generano banali etichette che definiscono il mondo il modi assoluti e privi di profonda sensibilitá,  giudizi troppo palesi che non permettono che nulla si trasformi sotto i nostro occhi , la vera trasmutazione come quella alchemica dove ogni ombra diviene nuova luce.

DONNE COME OPERE D'ARTE

 





Ci sono donne che  appasionatamente,  riescono a tirare fuori i propi talenti  portandolo oltre i limiti  di ció che sembrerebbe la norma per un donna, una donna come tante, bellezze libere, che forse semplicemente cantano le inspirazioni dell'anima con una chitarra , sedute nel marcia piede della vita .
Ci sono donne folli… che continuano a dipingere nei muri proibiti  la magia impunemente affascinante, questi muri dei limiti imposti  anche se magari troppi si oppongono. Ci sono donne 
giovani e donne madri che non si arrendono. Ce ne sono anarchiste, gotiche,   rockers,  amanti, sognatrici, artiste, poetesse, donne marine, donne di fuoco, donne di ferro con volontá di roccia, donne che non si lasciano vedere le ovaia da qualunque .
E ci sono anche molte donne artiste che hanno paura perché intorno a loro  rimbomba la censura delle famiglie mal informate, da persone che dovuto all'ignoranza criticano gli artisti in generale, ma soprattutto quelle che nascono femmine. Dove ti giri ci sono limiti che bloccano quasi ogni prova ad essere piú cretive che schiave degli stessi mestieri di sempre, di sempre per le donne! 
 Ed io ho vissuto in corpo e carne propia la proibizione assurda di poter entrare in un liceo artistico ; i miei avevano paura di perdermi fra gli muri di quelle scuole secondo loro fatti di droghe ed alcohol . E poi c'erano parenti che sbucavono dietro ogni angolo, guardandomi convinti, di che putroppo ero diventata pazza . Mi hanno segnalato con il dito di mille e passa giudizi, me lo hanno ficcato nel  terzo occhio cercando di chiuderlo perché poteva essere pericoloso...secondo loro!  Mi hanno persino minacciata con segarmi le gambe sustituendo la bicicletta con la sedia a rottele, per evitare che arrivassi troppo lontano. Hanno cercato di umiliarmi e devo dire, anche se sembra una follia che tuttoggi ancora ci provano. Perché ci sono persone che ancora considerano che l'arte  non puó essere un lavoro, ci sono preti , servi dello stato e schiavi dell'oblio ,  che giudicano come dei  boia moralisti, rimbambiti  fra fascisti ed apostolici.
 Ho visto amiche vicine, che hanno paura di non riuscire a vivere dell'arte, della pittura, della musica, della poesía, del teatro, della letteratura, eccetera eccetera, e putroppo eccetera. Non riescono a vivere dell' arte  soprattutto se sono madri, specialmente se sono sole. E sono amiche che  non suonano un paio di note musicali, dipingono tre puffi o scrivono cosuccie, sono donne che piú che palle hanno cervelli che fumano , che hanno anime piú profonde di un abisso marino .. Ho visto donne genio correre disperate da una parte all'altra con le valigie, la spesa, i figli in braccio, piene di sogni e idee troppo grandi da prender in braccio anche queste, e spesso queste  vedono come scivolano via piú di un'opportunitá, perché semplicemente non ce la facevano piú dalla stanchezza ad acchiappare quel treno che solo chi cammina leggero riesce facilmente a prendere al volo. Sono scippate dal tempo  che occupano come polipi da sedici braccia, donne , incaricandosi di tutto. Questa immagine che hai visto fino adesso, la vedo molto di piú nel sud del mondo, dove tutto cammina a testa in giú.
E non é giusto incaricarsi di tutto e di piú! É ora che alziamo piú la voce, ma non per gridare a nessuno, ma si per farci rispettare nel nostro diritto di essere appoggiate  ed avere fiducia in che lo meritiamo.

Donne amiche mie, non dubitate a buttare  alla spazzatura le paure, ed appoggiarsi le une alle altre per cosí spiccare il volo insieme.

La donna, adesso piú che mai puó continuare a camminare con  forza  per avere una mano dai loro uomini, guarire ai loro compagni attraverso l'arte stessa e dalla saggezza che nasce da essa , per far si che i maschi divengano piú sensibili  e ci appoggino  nel nostro camminare, divenendo padri bravi, e saggi compagni.  Tutte possono e devono oggi stesso, unirsi ma non per  pettegolezzi sbrananti del tempo o per lamentarsi degl'altri lasciando allo scoperto l'assenza di saggeza, bensí  per creare, armate dalla espada dell' amore e dallo scudo dell'umore, drogate solo dall'allegría di vivere, di condividere e di fare del  bene agl'altri.
Se una donna si afferra ancora alla rabbia derivata dalle propie frustrazioni,  o alla condanna di ció che il resto in teoría fa male, ella cosí si incatena alla sofferenza che la donna si trascina dietro giá da alcune generazioni. Questo puó dargli una sensazione di appartenenza e solidarità verso altre donne, ma putroppo questo non fa altro che alimentare un inutile ego di gruppo che deve essere assolutamente superato per dar via alla propia rivoluzione interiore permettendo l'accesso alla propia vera essenza e fonte del potere creativo. Se le donne si dissociano dagl'uomini, alimentano un senso assurdo di separazione, e per ció di rafforzamento dell'ego malsano che alla fine é sempre segno di insicurezza.  

Nel mio caso, ho trovato il modo di guarire questo attraverso l'arte e la medicina che giace in questa. Sono riuscita a tirare fuori il dolore, la frustrazione, il grido soffocato, a guarire molte ferite con la danza della vita che ho lasciato si manifestasse in diverse forme come la tempesta del mosh pitt,   o le sutillezze dei  passi al suono dei ritmi andini.  Ho deciso di giocara senza freni a creare arte in qualsiasi modo , lasciando dietro le telenovele che crea la testa, ho creato il piú che ho potuto e continuo mentre lotto con le scuse, e le pigrizie, l'ho fatto come una donna che crea mentre vive e come madre di due figli, un eccelso principe ed un dolce tigrotto ingegnioso.  Ho riposato metidando in silenzio ed oscuritá di lune rosse . Ho cantato in un gruppo di metallo estremo fino ai sette messi di gravidanza, ho pedalato con la pancia di nove lune, ho gridato sola ma anche accompagnata, ho sbagliato, mi hanno rubato tutti i 12 quadri che avevo dipinto durante un anno,  ho partorito,  ho perso poesíe , ho perso le migliori fotogafie  e sono persino morta e risuscitata, e di nuovo sono sopravvissuta. Sono riuscita a campare contro tempeste e crudeli maree, ho avuto fiducia quando tutti mi dicevano, "sei pazza, va e meglio schiavizzati in una fabbrica di cose inutili". 
Ho continuato per anni e con pazienza, come una tartaruga lenta ma da passi sicuri anche se a volte ho di nuovo scivolato nel fango dell'ingenuitá; mi sono aggrappata sugli  specchi  come una lumaca, sperando paziente all'agguato come un ragno che tesse sogni, aspettando dietro ogni battito che le oppurtunitá appaiano prima dell'arrivo delle mille morti.
Per nessuno e facile , e quando é troppo facile di solito non si guadagna niente piú che cosé leggere.

Per nessuno é semplice ma le guerrierre sanno che lamentarsi non serve a nulla, perché le sfide sono solo sfide e stanno lì per essere superate. Bisogna mettersi a costruire con passo fermo nel mondo nel quale crediamo. Le donnde sono meravigliose ed uniche, le donne posso riuscire ad ogni cosa.  Non importa se il resto ancora non prende sul serio i nostri talenti tanto quanto quelli degl'uomini, noi ancora potremo ridere e gestare nell'oscuritá creazioni eccelse che lasceranno in cenere qualsiasi rimasuglio di maschilismo, opere partorite da donne Dee  libere e lideresse del  nuovo tempo.

martes, 1 de junio de 2021

MUÑECAS PSICOALQUÍMICAS

 


En este libro, expongo al público un sistema basado en la psicologìa proyectiva, las alquimia mental y los arquetipos de los 22 arcanos mayores del Tarot realizados como muñecas.  Este  sistema  se dirige hacia el entendimiento y la aplicación sana de los procesos del pensamiento que diseñan nuestra vida de forma consciente, pero, sobre todo, inconsciente. 

 Creando las muñecas, que solo por ser muñecas encarnan desde siempre un poder único cargado de magia, de energía y simbolismo antropológico, quie llevar los arquetipos a la acción, para que las personas interactúen y fluyan espontáneamente con  las percepciones propias y sentires de su niño interior.
Según Carl Gustav Jung, los arquetipos definen las bases del imaginario de la psique del ser humano. Arquetipo del griego Archétypos ἀρχή (arjé), elemento fundamental, primordial, origen y τύπος (tipos), tipo, impresión, modelo, el modelo primordial. Entonces los arquetipos vendrían a ser los  modelos primordiales, que forman parte del inconsciente colectivo, el cual es la parte de la psique que comparten los humanos a nivel inconsciente.
 Cómo detalle mágico del proceso de la realización de las muñecas, formé su cuerpo con lienzo, para poderlo pintar, rellené su cuerpo de arena recogida por mi familia en las costas de la mitad del mundo, en Ecuador. Quise que posean un cuerpo pesado, un alma de finos cristales trasmisores de energía, capaces de almacenar información y de proyectar un significado vivo.

Com

Estas criaturas mistéricas contienen mensajes que hablan de nuestras emociones, de nuestros miedos ocultos, de nuestros deseos e intuiciones. Los arquetipos representados a través de ellas muestran las imágenes arcaicas que descifran la psique del ser humano, generando un proceso de liberación a través de la interacción dinámica con los misterios del tarot. Estudié a fondo sus colores y detalles alegóricos para que sintonicen impecablemente con la percepción del consultante, ayudándole a conectarse con el significado de los arcanos y así descubrir el camino más acorde con la propia vida y los anhelos más profundos de su alma. Nuestra mente se identifica de forma espontanea con los simbolismos del mundo exterior, el afuera espejo del adentro, un sistema simbólico que se relaciona directamente con el principio hermético de correspondencia que dice que “como es arriba es abajo, como es abajo es arriba”.     
LLa
La vida es un espejo. Lo que interpretamos de lo que vemos afuera es el reflejo de lo que llevamos dentro y en los pequeños detalles de la vida podemos entender grandes verdades sobre nuestra existencia. Estos arcanos son un método de apertura al conocimiento del procedimiento alquímico mental para la trasmutación de la sombra de nuestra humanidad en la luz, de nuestra sabiduría interior que desde siempre está conectada a la fuente padre-madre del universo. Cada ser es poseedor de todas las respuestas en sí mismo. Nuestro destino es transmutar los nudos de nuestro pasado para liberar nuestro presente y manifestar ahora el futuro anhelado.
LA ALQUIMIA MENTAL



La transmutación alquímica es un arte mental que hace uso de útiles instrumentos, como los símbolos, para dirigir la atención a un significado específico, dedicado a la realización de nuestro propósito. El universo existe en la mente del todo y así mismo nuestra realidad y nuestro mundo existen en nuestra mente. Transmutando las imágenes, frases e impresiones que habitan en nuestros pensamientos, cambiamos nuestra realidad. La mente individual se conecta a la mente universal por ley de correspondencia. “Como es arriba es abajo”, y se conecta a nuestro mundo “como es adentro es afuera”.

Por esto, es de suma importancia el aprender a observar lo que ocurre en nuestra mente. Es aquí en donde las figuras entran a jugar un rol protagónico de aquello que no logramos captar habitualmente. 
Las muñecas descubren nuestra esencia sincera, nos conectan con la transparencia de nuestro niño interior, y los arquetipos que representan generan sensaciones, pensamientos y emociones únicos para cada persona. Podemos utilizar esa información par dar vía a la transmutación del pesado y vacío plomo de la culpas en plenitud de aprendizajes, de los miedos en valentías, de las dudas en firmes certezas. Siempre podremos usar toda materia prima para transformarla en bienes mayores aplicando la ley de polaridad que dice “Todo es doble, todo tiene dos polos; todo, su par de opuestos: los semejantes y los antagónicos son lo mismo; los opuestos son idénticos en naturaleza, pero diferentes en grado; los extremos se tocan; todas las verdades son medias verdades, todas las paradojas pueden reconciliarse.” (El Kybalion, los tres iniciados pag. 26 ,editorial Sirio 2008). Un ejemplo de esta ley lo encontramos en el agua caliente que puede ser enfriada, así como las iracundas emociones pueden ser enfriadas y llevadas a una polaridad más cómoda como la de la calma, o el frío de la tristeza puede ser abrigado por la alegría de la gratitud. La vida es un juego del cual podemos aprender las reglas y con el tiempo ser maestros en este arte de vivir. Para este fin existen herramientas arcanas y sagradas como lo son las de los oráculos que desde siempre han sido guardianes de sabiduría.

 

sábado, 9 de marzo de 2019

EL FEMINISMO COMO TERMINOLOGÌA DE UN IDEAL.



       
En nuestro mundo no podemos definir nada como bueno o malo absoluto. Un cuchillo filudo puede ser un buen instrumento para preparar un nutritivo almuerzo o puede ser un peligroso artefacto en las manos de una niña o una despiadada arma en las manos de un asesino.
El Feminismo no es un cuchillo, sin embargo si éste termino es usado por una persona incoherente puede tergiversarse su bienintencionado significado, deformándose hasta convertirse en un polo extremo opuesto de violencia hacia el hombre, de pesados juicios que anulan al ser del sexo masculino.
Para que esto no suceda, el termino feminismo debe elevarse a un plano de enorme sabiduría, en el que domine el amor hacia todo ser más allá del genero. Para elevarse a un plano de sanación de lo femenino en el planeta. De  sanaciòn y no crueldad, y castigo . Una cosa es emprender acciones que impidan la continuidad de todo abuso y otra es destrozar la vida de quien ha errado, su autoestima, y negarle toda posibilidad de poder ser nuevamente aceptado en la sociedad, en caso de que la persona quiera cambiar, rectificar el error. Si luego esta persona no quiere cambiar, se seguirà bloqueando su acciòn nefasta en el mundo, pero como metodo de correcciòn y no de venganza. Si a un violador lo espalan o lo viola un equipo de futbol, no va a ser algo que cambie el mundo positivamente. 
El plan es sanar, no perpetuar el odio y la violencia. El amor y el perdón son una llave que abre la puerta al cambio. Y el perdòn no  significa  permitir que el abuso continùe, perdonar es comprender que la humanidad està profundamente enferma y necesita ser sanada, partiendo desde nosotros mismos. Si a un violador lo espalan o lo viola un equipo de futbol, no va a ser algo que cambie el mundo positivamente. Perdonar es, no juzgar evitando el cambio. Perdonar al ser, hombre o mujer, madre o padre, abuelos y antepasados por no haber sabido como sanar una herida muy antigua en todo ser humano . Esto da una enorme liberaciòn y lleva a la sociedad a sanar. En algún momento de la historia de la humanidad comenzó a haber el abuso de poder por parte de los más fuertes hacia los más débiles, dominando la animalidad bruta en la mayoría de los especímenes macho de la raza humana. Por otro lado la mujer por miedo a la muerte aceptó vivir generación tras generación bajo el puño de tal abuso. Sin embargo hubieron mujeres que se sublevaron gritando:” no le temo a la muerte, y si muero seré libre y renaceré”. Estas mujeres han cambiado a la historia… pero no han estado solas, han caminado junto a hombres sensibles, hombres verdaderamente enamorados de sus madres, hermanas, amigas y amantes. Entonces podríamos decir que el machismo ha menguado en el planeta  gracias al amor y el valor de estas personas de ambos sexos, que vida tras vida se han dedicado con todo su ser a estos elevados ideales, haciendo a un lado los convencionalismos, los dogmas  y los estereotipos que dividen y definen a los géneros en rígidos muros impuestos por la mentes limitadas.


Ahora, si el movimiento  feminista estuviese conformado en su totalidad por personas que practican el amor, el respeto y la coherencia, no sería un movimiento criticado. De hecho  se ha visto como algunas mujeres fuertemente heridas salen a la calle con un preocupante odio espejo de sus sufrimientos, les posee una terrible  sed de venganza piden a gritos  que los hombres que han pecado por machistas sean empalados o asesinados tal como en una inquisición del  Medioevo y cegadas por lo vivido no encausan adecuadamente su dolor, generando una guerra externa reflejo de la guerra interna que llevan.
Eso no es Feminismo, eso se llama herida no sanada, miedo transformado en odio , úteros engendrando canceres . El castigo atrae a la culpa y la culpa al castigo….y asì  la cadena no se quebrarà.
Los seres humanos somos todos  como animales heridos, no puedes curar a un lobo herido a patadas, si puedes ayudarlo lo haces y si no nada más te alejas y armas una estrategia para tal vez amansarlo y curarlo. Si el lobo está demasiado herido, morirá solo y su sufrimiento purificará su alma. No debemos intervenir como si fuéramos Dioses dueños de vidas ajenas que además se atribuyen el derecho de juzgar y castigar sin piedad... Debemos entender que un hombre que ha crecido en un hogar sin amor y sin respeto, sea este conformado por una familia completa o una madre o un padre solo, crecerá lleno de heridas, porqué donde no hay amor, hay miedo, hay dolor,  hay culpa y castigo. Luego en el momento que ese niño crece, buscará una mujer igual de víctima o igual de castradora que su madre y no tendrá idea de cómo comportarse, temerá a la traición vivida en la infancia, expresará amor a golpes como aprendió en su hogar  y finalmente después de tanta culpa y castigo, se autodestruirá.
La forma de sanar  a estas personas no es a través de más  violencia, cualquier sistema que usemos para frenar a las bestias heridas deberá ser pensado para sanar al ser humano y no para alimentar a los demonios del odio, y del castigo con dolor. Si luego sucede que el ser que se sostiene en el error del abuso de poder  tiene que pasar por el dolor, eso lo determinará la vida sola, porqué todo cae por su propio peso naturalmente. Mientras nosotros seamos personas llenas de humanidad, de gentileza hacia todo ser, ya estaremos generando un total cambio. No nos encarguemos de lo que no nos corresponde, en el mundo hay leyes y en el universo también. Si alguien tiene que ir preso pues bien, se lo hace, pero no para destruirlo si no para frenan su acciòn nociva. Si somos víctimas primeramente deberemos alejarnos del agresor , si el caso es extremo tendremos que pedir ayuda para impedir que el agresor nos haga daño alguno.  Si tenemos la posibilidad de ayudar a reaccionar a esa persona bien  y si no seguiremos por nuestro camino intentando sanar nuestras propias heridas que nos llevaron a atraer ese tipo de vivencia. Y dejar que la justa ley de los hombres (no la injusta)y la ley de la vida se encarguen en poner las respectivas montañas a escalar en el camino de este agresor. 
Por eso te digo mujer, madre, amiga, hermana, no estreches los puños tras una coraza machicida, libera tu yugo perdonando al humano, suelta la energía contenida en tu útero, libera, fortifica, restablece tu conexión con el vacío de tu vientre, del  soltar , en el soltar el juicio sobre un ser humano que ha caído en el error, en el soltar y dejar fluir mientras fluyes como el agua es donde yace el verdadero renacimiento y libertad a lo femenino, recupera la auto confianza y confianza en el género complementario, vuelve a  auto valorarte como mujer libre y tan libre que no temas morir con tal de realizar tu más elevados sueños, solo esto sanará lo masculino y seguirá sosteniendo el crecimiento del sanador polo femenino de esta madre tierra.
Confío que un día ya no será necesario el feminismo en el mundo y ese día será cuando el machismo ya se haya disuelto en el olvido.


miércoles, 27 de julio de 2016

MUJERES POR SER ARTE





Hay mujeres que apasionadamente,  logran sacar su talento adelante, mujeres libres, que tal vez simplemente cantan con una guitarra en una vereda de la vida, las inspiraciones del alma.
 Hay mujeres locas… que logran seguir pintando de magia impunemente hermosa los muros de los límites impuestos, así todos se opongan.
Hay mujeres jóvenes y mujeres madres que no se rinden. Hay anarcas, góticas, rockeras, amantes, soñadoras, artistas, poetisas, mujeres marinas, mujeres de fuego, mujeres de metal con voluntad de roca, mujeres que no se dejan ver los ovarios por cualquiera.
Pero también hay muchas  mujeres artistas que tienen miedo, porque alrededor de ellas retumba la censura de familiares mal informados, de personas que por ignorancia critican a las artistas, que limitan sobre todo a las jóvenes mujeres.
 He vivido en carne propia la prohibición de entrar al colegio menor de arte por miedo a verme perdida en el oscuro mundo de la bohemia, se me han burlado creyéndome loca, me han señalado con el dedo de mil juicios, , me han amenazado para que yo deje mi arte y me han intentado humillar. Porque todavía hay personas que consideran que el arte ni siquiera es un empleo, hay profesores, curas, monjas, siervos del estado y esclavos del olvido,  que juzgan con verdugos moralismos inculcados por la farsa del apostólico icono castigador.
 He visto amigas que temen no lograr vivir del arte  sobre todo si son madres, sobre todo si están solas. Y son amigas que no tocan par notas, pintan tres churos o escriben cositas, son mujeres extremadamente talentosas, profundas y plenamente creativas. He visto mujeres genio que corren desesperadas de un lado al otro, con maletas, compras, huahuas en los brazos y llenas de sueños y grandiosas ideas, viendo cómo se escurren las oportunidades bajo los ojos, se las roba el tiempo que ocupan como pulpos, mujeres mara villa, haciéndose cargo de todo.
Pero tampoco es justo hacerse cargo de todo, debemos reclamar nuestro derecho de ser apoyadas y confiar que lo merecemos atraiéndolo así a nuestra vida.

Mis amigas mujeres, no duden en botar a la basura el miedo y apoyarse las unas a las otras para poder todas emprender el mejor de los vuelos. 

La mujer ahora más que nunca puede seguir caminando con fuerza para obtener una mano de sus hombres, sanar a sus compañeros a través del mismo arte, de la sabiduría que nace de ello, para que ellos se sensibilicen y las apoyen en su camino, siendo bueno padres y buenos amigos.
Todas hoy mismo pueden y deben juntarse no para quejarse del otro en chismes devoradores de tiempo y energía, sino para crear, armadas de la espada del amor y el escudo de humor, drogadas por la alegría de vivir, compartir y amar.
 Si una mujer aún se aferra a la rabia, el resentimiento, o la condenación, de lo que los demás hacen mal, se está encadenando al sufrimiento que se viene arrastrando hace demasiadas generaciones.Esto puede darle una sensación consoladora de identidad y de solidaridad con otras mujeres .....sin embargo esto no es màs que una parte que debe tarscend el el ego para que  no  la mantenga atada un "pasado pisado "impidiendo que se de el cambio, bloqueando el acceso completo a su verdadera esencia y al verdadero poder.

Si las mujeres se excluyen de los hombres, alimentan un sentido de separación y por lo tanto de fortalecimiento del ego. Y cuanto más fuerte es el ego más distante está uno de su verdadera naturaleza.

En mi caso he encontrado la forma de sanar el miedo a través de el arte y la medicina que yace en esta. He logrado sacar el dolor y sanar heridas con la danza de la vida, que se ha manifestado en numerosas formas desde la tormenta del mosh hasta la sutileza de un viento andino. He decidido jugar sin freno a hacer arte como sea, dejando en casa las novelas de la cabeza, he creado lo que más he podido como creativa y como  madre de dos niños.... un excelso príncipe y un dulce tigre de metal. He  descansado meditando en la oscuridad en un día de luna menstrual. He cantado en una banda de  metal extremo hasta los siete meses de mi segundo embarazo, he pedaleado con una panza de nueve lunas, he llorado, he gritado sola y acompañada, he parido, y he sobrevivido. He logrado seguir por años y confiar con paciencia, como araña tejiendo sueños, esperando paciente, acechando como polilla el abrir de la brecha a todas las posibilidades.

Para nadie es fácil pero las guerrera saben que quejarse no sirve de nada, porqué los retos de la vida son simplemente retos.
Hay que ponerse a construir con paso firme el mundo en el que creemos.
La mujeres son maravillosas, las mujeres lo pueden todo.

No importa si los demás todavía no se toman en serio sus talentos tanto cuanto el de los hombres, nosotras todavía podremos reírnos y  gestar en la oscuridad creaciones excelsas que dejarían en cenizas cualquier rezago de machismo. Obras paridas por diosas libres y líderes del nuevo tiempo.

viernes, 15 de julio de 2016

EL VICIO

                                                                                una noche de un 2013                                                                                  
Algunas veces  recurro al vicio de volar, lo suelo hacer para no sentir ciertos dolores, piedras evadibles al menos por un rato, para aplacar la despiadada acción de las espinas en la carne viva de mi pecho, olvidando un rato incalculable los espejos terrenales del cuerpo. Con vuelo hábil  y fatigados pies, intento  acordarme de quien era, de quien soy siempre, aunque finja ser otr@, aunque juegue a ser mortal una que otra vida. En mi obstinado aleteo, hay algunas veces que logro encontrar enseñanzas profundas y dulcemente poderosas, conocimientos que transporta el viento en su pasar sempiterno*.
 Volar se me ha hecho costumbre aunque debo admitir que lo hago más a la luz de la luna, cuando es demasiado tarde para todo pero lo suficientemente temprano como para ser en el ensueño. Anuncio a los cuatro vientos, que he apoyado mis patas en el borde de muchos  abismos, que he desafiado a las leyes de la gravedad con mi nocturno intento.      Mis ojos se han manchado de sangre, mi garganta se ha llenado de ciegos silencios y fugaces gritos de luz. Mis manos se han curtido por el viento helado de mi vuelo, se han manchado de rojo y todas las gamas del negro cielo,  mis dientes se han golpeado con los huesos de la señora de negro, las encías se han encogido al morder  el hielo de su aliento, la lengua se ha tragado el veneno que los cadáveres móviles han sembrado en mis bosques. He volado a pesar de los fantasmas del  miedo, y confieso que por la calles de la noche me he adentrado en recurrentes temores como el de los cuchillos. Esos que se apoderan de mis cajones y me dan un dominable  miedo irresistible y visiblemente desgarrador. Es cierto. He tenido un deseo desesperado de poder hundir esa filuda lama en mis tejidos, abriendo venas, explorando las capas del dolor, visitando tal vez con decidida violencia mis entrañas vacías, cegada por la humedad de mi llanto amnésico, pero con un miedo racional y totalmente lucido de no poder llevar a cabo una tan radical acción.
He soltado los filudos metales venciendo la curiosidad  por los labios vacíos de la que me llamaba, labios ávidos por mi aliento. He resistido al llamado de sus ojos sin fin suplicando mi alma, he vencido el temblor de mis muñecas venosas, mientras mis pasos han retornado a ser firmes y descansar desnudos. He logrado naufragar al fin en la costura del pensamiento inspirado, en el olor a paleta en mi piel, a los cabellos manchados de rojo y todos los matices del pensamiento. Entierro lo más firmemente posible mis raíces,  para penetrar  con fiereza en esta tierra. Anhelo con viva confianza que llueva la abundancia real a todas las hojas de tu vida y la mía, al ser despierto y atento. Que se hagan realidad los deseos del ser verdadero, que se ponga obstinada la fuerza cuando se trate de crear, de salir del pozo o dejar de deambular por los abismos del ser que habita en nuestra sombra, para aprender de él sin perderse en su eterna bruma, para forjar con el calor del latido la espada de la voluntad, de la divinidad ultima que somos, lector hermano del camino.

 *EL VIENTO.  Junto con todos los seres de este mundo  y universo cumple con misiones en todos los planos del ser, en el físico, emocional, mental y el espiritual. Tiene una memoria impersonal que pertenece al tiempo y a los espíritus. Guarda y transporta las emanaciones del pensamiento humano, como hace con las hondas de radio. Moviliza masas de pensamiento,  reúne  las ideas afines en su paso de rutina perfecta, generando así  conexiones mentales en todo el planeta.